SOSTEGNO INDIVIDUALE
Perche' ci si rivolge allo psicologo/psicoterapeuta per un percorso di supporto individuale?
Svariati fattori possono portare una persona a richiedere un percorso individuale di psicoterapia o un supporto psicologico da parte di un professionista. A grandi linee le piu' frequenti sono:
(a) un disagio emotivo che porta a una condizione di ridotto benessere o di sofferenza- spesso sono forme di ansia, depressione, e/o difficile rapporto con se' stessi che lanciano un campanello d'allarme e portano alla richiesta di sostegno. Il disagio emotivo assume molteplici forme non sempre facilmente riconducibili ad una causa precisa da chi lo vive. Sara' compito del terapeuta aiutare a far luce sul mondo interiore del cliente e fornire strumenti per gestirlo. A volte il cliente ha gia' identificato la propria problematica "di presentazione" (attacchi di panico, disturbo alimentare, depressione, dipendenza, difficolta' di autocontrollo, ecc.) e si rivolge ad un professionista che, dopo una valutazione personalizzata, formulera' un piano d'azione e mettera' le proprie capacita' e tecniche a disposizione dell'assistito/a perche' quest'ultimo abbia sollievo e possa infine acquisire le risorse e la serenita' di gestire le cause del proprio disagio in modo meno doloroso anche da solo/a.
(b) difficolta' o carenze nella sfera relazionale con il proprio compagno/a, genitori, figli, amici, colleghi, che causa stress, frustrazione, tristezza, ecc. Si avverte il bisogno di capirsi megio e capire meglio le dinamiche dei rapporti in questione per poterli migliorare o quantomento gestire in modo piu' efficace. Attraverso il dialogo con il terapeuta, il cliente potra' identificare le radici e la vera natura dei propri problemi relazionali ed acquisire gli strumenti per affrontarli al meglio.
(c) un momento di crisi spesso scatenato da un evento traumatico (incidente, violenza, lutto) vissuto in prima persona o anche di cui si e' stato testimone. A volte anche un cambiamento di vita radicale e/o non desiderato puo' essere vissuto come un trauma (interruzione di un rapporto con una persona cara, trasferimento, nascita di un figlio,ecc.) Chi vive un trauma spesso si ritrova catapultato in un universo emotivo sconosciuto e difficilmente gestibile senza una guida esterna. I traumi creano delle crepe nella struttura del se' che si manifestano con ansia, pensieri/ricordi/sensazioni negative che affollano la mente in modo intrusivo e destabilizzante accompagnate da stati di paura, sensi di colpa, "vuoto", tristezza, e rabbia. A volte si ha invece una sensazione di "assopimento" emotivo, di incapacita' di provare emozioni e stanchezza eccessiva, accompagnate da una sensazione irreale di trovarsi estranei a se' stessi e/o al mondo circostante. In altre circostanze la reazione puo' invece essere una specie di ipersensibilita' a tutto e a tutti, un senso di rabbia, irritabilita', tensione ed instabilita'. Spesso questo disagio porta la persona ad "auto medicarsi" in modo controproducente con alcol, droghe, farmaci, cibo, autolesionismo fisico, relazionale ed emotivo e altre dipendenze. Il terapeuta possiede gli strumenti clinici per fare da guida in questo momento difficilissimo della vita del cliente ed aiutarlo ad emergerne piu' forte.
(d) necessita' di un aiuto esterno per meglio affrontare una fase difficile di cambiamento o transizione. A volte adattarsi a nuove circostanze, cambiamenti sostanziali nei rapporti significativi, o nuova consapevolezza di un aspetto della propria identita' risulta difficile ed estenuante. Attraverso il supporto terapeutico, il cliente puo' meglio affrontare il particolare periodo della propria vita, imparare a potenziare le proprie risorse interiori, gestire l'emotivita', e costruire una maggiore serenita'.
(e) desiderio di comprendere e conoscere se' stessi in modo piu' completo e profondo, acquisendo consapevolezza della propria "storia" emotiva e relazionale e di come le proprie esperienze passate (a partire dalla famiglia d'origine) colorano e influenzano la vita interiore e i rapporti con gli altri nel presente. Il cliente si prepara ad intraprendere un viaggio all'interno del proprio inconscio ed impegna anche la sua capacita' razionale per acquisire strumenti, nozioni e collegamenti mentali che spesso portano ad un senso di maggiore serenita' e senso d'efficacia nella vita di tutti i giorni.
Quali sono le caratteristiche del rapporto con il terapeuta?
La psicoterapia e' uno spazio ed un tempo che il cliente prende per se' per conoscersi meglio ed affrontare i propri problemi con la guida di un professionista esperto nelle cause, caratteristiche e soluzioni delle dinamiche emotive e relazionali che causano sofferenza e disagio. Il rapporto professionale fra il terapeuta ed il cliente non e' bilaterale, nel senso che il terapeuta e' a disposizione del cliente ed e' in grado di "contenere" l'emotivita' della persona accolta. Il terapeuta e' li' unicamente per aiutare il cliente, che, diversamente dalla vita di tutti i giorni, non dovra' preoccuparsi della reazione di chi lo ascolta, di essere giudicato, o di rivelare informazioni che potrebbero in qualche modo rivoltarglisi contro. Lo psicoterapeuta e' tenuto al massimo segreto professionale.
Lo spazio terapeutico e' del cliente, che puo' sentirsi sicuro/a nel dire qualsiasi cosa in modo libero e liberatorio, esplorando se' stesso e le proprie problematiche senza remore. Piu' il cliente e' pronto a mettersi in gioco ed esplorare il proprio mondo, piu' sara' agevole il percorso. Lo psicoterapeuta ha affrontato un lungo percorso di studio e formazione professionale che gli conferisce gli strumenti per comprendere la cause, caratteristiche e soluzioni dei problemi emotivi e relazionali che causano disagio e sofferenza. Il terapeuta non si porge al cliente come autorita' che impone o decide una soluzione- sara' bensi' una guida esperta che permettera' al cliente di navigare dentro di se', vedere le cose in modo nuovo, e acquisire gli strumenti per una gestione piu' serena della propria emotivita' e dei propri rapporti.